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In che modo posso cambiare il mondo?
Sono una donna.
Sono stata creata da un’altra donna.
Posso procreare anch’io.
Ho questo grande dono.
Mi sono chiesta: perché l’uomo ce l’ha tanto con me donna?
Anche lui è stato creato da una donna.
Forse è colpa nostra se l’uomo ce l’ha con la donna.
Che cosa abbiamo fatto per far si che l’uomo odi la donna e la donna odi la donna?
Le varie religioni sono costituite da uomini che odiano la donna, la considerano impura, la considerano inferiore o non la considerano per niente. Danno a noi la colpa della tentazione perché secondo gli uomini è colpa della donna che tenta l’uomo e allora mi chiedo ma l’uomo è così debole da non resistere alle tentazioni di una donna? Perché l’uomo non è capace di vedere in noi una loro alleata ma una femmina, un oggetto, un qualcosa da conquistare, un qualcosa da possedere, un qualcosa da violare, un qualcosa da sottomettere? Perché?
Forse in loro prevale forte l’istinto animale?
Forse si sentono inferiori rispetto a noi perché non possono procreare?
Forse ….forse…forse…tanti forse ma forse bisognerebbe chiedere all’uomo il perché.
Perché non vedono in noi un’amica, un’alleata, una compagna, una consigliera, un’ascoltatrice, un’anima gemella?
Perché?
Perché glielo abbiamo insegnato noi donne.
Si!
Noi donne abbiamo reso l’uomo così!
In parte è colpa nostra.
È soltanto colpa nostra e sapete perché?
Non abbiamo insegnato ai nostri figli ad amare ma ad odiare.
Ovviamente non tutte le donne, ben s’intende!, ma una grande maggioranza.
La maggioranza della popolazione terrestre umana è composta da donne e vi siete chieste perché la donna ha difficoltà ad emergere in tutti i campi lavorativi, di responsabilità, politici?
Perché?
Perché noi madri abbiamo insegnato ai nostri figli maschi che sono superiori a noi.
Sì!
Glielo abbiamo insegnato proprio noi con i nostri comportamenti. Guai a dare una scopa in mano ad un bambino, guai a far pulire la casa ad un bambino è compito della bambina non del bambino perché spetta alla bambina imparare da piccola ciò che dovrà fare da grande.
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- continua . . .
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